lunedì 14 aprile 2014

I grillini sono inscalfibili nelle loro certezze. Come Mike Bongiorno nella Fenomenologia di Umberto Eco

Quando si accende la tv e ci si imbatte nei talk show nostrani, si viene presi dopo poco dallo sconforto. Il dibattito è debole, le argomentazioni fragili, e - siccome il mezzo non si presta - la logica non la fa da padrone, anzi, e solo i più forti e urlanti escono vincenti.

Quando l'altra sera ho sentito la parlamentare del Movimento 5 Stelle Paola Taverna mi è tornato in mente un passaggio di Umberto Eco nella Fenomenologia di Mike Bongiorno (Diario Minimo, Mondadori, 1963): "Il caso più vistoso di riduzione del superman all'everyman lo abbiamo in Italia nella figura di Mike Bongiorno e nella storia della sua fortuna. Idolatrato da milioni di persone, quest'uomo deve il suo successo al fatto che in ogni atto e in ogni parola del personaggio a cui dà vita davanti alle telecamere traspare una mediocrità assoluta unita ad un fascino immediato e spontaneo...egli si vende per quello che è, e quello che è tale da non porre in stato di inferiorità nessuno spettatore".

Non infieriamo sull'ignoranza del deputato del M5S Davide Tripiedi che - in un intervento alla Camera - ha detto "Sarò breve e circonciso".

Con i grillini valgono ben poco paper, ragionamenti economici, conoscenza della storia. Sono dei Signor NO, come il notaio di Mike. Qualsiasi proposta non va bene. Ce n'è una migliore subito a portata di mano. Peccato che questo sia il tratto tipico dei rivoluzionari, che non gradiscono cambiamenti graduali ma solo ghigliottine e tagliole.
E' il riformismo che è mancato in questo Paese. Non per nulla l'economista Federico Caffè sfogo la sua insoddisfazione nella Solitudine del riformista (Bollati Boringhieri, 1990).

In occasione del compleanno (90 primavere, auguri!), di Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, lo psicanalista Massimo Recalcati ha scritto un pezzo meraviglioso e commovente che si chiude così: "Per lui riformismo è una forza ricompositiva che non cede al compromesso, ma che avvicina elementi apparentemente opposti, sordi, finanche ostili. E' quello che assume le forme di una vera e propria strategia politica nello sforzo di avvicinare il liberalismo repubblicano di La Malfa con il Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer negli anni più bui della nostra vita collettiva che culminarono con l'assassinio di Moro....Riformismo per Scalfari ha sempre voluto dire possibilità di ricomporre produttivamente le differenze, di evitare che la separazione risulti solo sterile e traumatica".

I grillini, che rispondono come il cane di Pavlov ai diktat di Grillo e Casaleggio sono come Mike: "Mike non si vergogna di essere ignorante e non prova bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto, confortando le altrui naturali tendenze all'apatia e alla pigrizia mentale" (Eco, cit.).

3 commenti:

  1. Ricevo e pubblico:

    Non li voto ovviamente e molte delle cose dicono e fanno sono distanti anni luce dalla mia concezione di mondo, società ed individuo.
    C'è solo un momento in cui comunque mi trovo costretto a "parteggiare" per loro, ed è quando sento muover loro critiche da chi magari vota PD o ForzaItalia (per me assolutamente oggi come oggi "pari sono" per parafrasare Rigoletto, ed ovviamente pari nel… peggio dei peggio), in quel caso sono come uno affamato che capita di fronte a tre ristoranti, in uno si mangia male, negli altri due non si mangia…. nulla.
    Con affetto
    Davide S.

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  2. Ricevo e pubblico:

    Ieri sera ho visto ‘La gabbia’ su La7 per 15 minuti: meno male che almeno questo genere di servizio di disinformazione non viene finanziato con i soldi del canone.
    Un mucchio di idiozie e supercazzole sparate da Lega e Fdi, con un pessimo giornalista senza memoria e competenze specifiche che tentava di fare il moderatore (Paragone).
    Mi meraviglio che il ‘moderatore’ Paragone dica che quando i fondi esteri (Blackrock) investono in Italia ‘stanno facendo shopping con saldi’, ma quando invece scappano ‘è colpa degli speculatori’. A parte la presentazione puramente faziosa (direi alla Travaglio), ma allora cosa suggerisce giornalista? Che chi investe lo faccia per puro piacere?
    La discussione ha avuto toni davvero mediocri:
    il debito pubblico è aumentato con Monti (con Berlusconi no ovviamente, 2005 e 2008 nessuna procedure di infrazione); l’euro provoca disoccupazione; il fiscal compact ci rovinerà; finanza cattiva che specula sulle nostre vite con tanto di intervista ad un trader (pare ‘pentito’) che dice di aver fatto soldi sugli attentati di Londra con short selling e che afferma che la Grecia è stata ammazzata dalla speculazione.
    Mi verrebbe da dire che se prevedeva o era conoscenza di un attentato è uno stronzo perché non ha denunciato (e l’insider trading è un reato), ma se ha fatto capital gains con un evento di cui non era a conoscenza è solo ‘culo’ (cit. Mourinho).
    Inoltre, come si fa a dar credito ad uno stato che falsifica i saldi di finanza pubblica, che non fa riforme e la cui economia è dominata dal pubblico al 60%? Forse ha vinto chi ha venduto titoli greci minimizzando perdite, piuttosto che aspettare l’haircut del governo greco.
    Infine, se uno si prende la briga di leggersi sto benedetto fiscal compact vedrà che ci sono 3 criteri di valutazione, 2 dei quali ogni stato dovrà rispettare, ma con ampie discrezionalità in base ad accordi presi tra governi e Commissione Europea. Non c’è traccia di manovre da 50 miliardi l’anno per 20 anni, c’è però l’impegno da parte di tutti gli stati membri a ridurre il debito e spingere sulla crescita con riforme che eliminino le inefficienze del sistema.
    Non si fa occupazione con la lira, ma con un maggior coinvolgimento della forza lavoro nel mercato e con sindacati che proteggono i lavoratori e non il lavoro.
    Il rapporto debito/PIL lo si riduce contenendo il deficit, facendo privatizzazioni e crescendo: è una frazione, credo 3^ elementare.
    E’ assolutamente ovvio che chi non ha mai studiato teorie economiche, tassi di cambio e debito pubblico finisce che vota di pancia questi cretini che promettono tutto e subito. Alla fine in Italia il ragionamento più comune è: per oggi abbiamo mangiato, domani si vedrà.
    Ma come si può convincere la gente del contrario?

    Saluti.

    Matteo F.

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  3. Ricevo e pubblico:

    Caro Beniamino,

    ho letto il tuo blog sui grillini; non ho parole per esprimere l’amarezza per il loro comportamento; essi costituiscono un’umiliazione - più ancora che politica – culturale per il nostro Paese; la provocazione di oggi che “riscrivono” Levi ne è l’ennesima prova. Mi auguro che il gusto perverso della sinistra di farsi del male non abbia il sopravvento sulla volontà di Renzi e del suo Governo di cambiare radicalmente l’intollerabile situazione odierna.

    Con stima.

    Mario Balbo

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