lunedì 7 aprile 2014

Il valore della consistenza e della perseveranza nelle parole di #MarioDraghi


Nel luglio del 2012 la credibilità delle parole del Governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha salvato l'Unione Economica e Monetaria. Con l'ormai famosa espressione "Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough, (ossia qualunque cosa succeda, la BCE interverrà, e credetemi, sarà sufficiente), Draghi ha comprato tempo e ha dato la possibilità ai politici per agire, sia sul fronte delle riforme strutturali domestiche che nel creare le infrastrutture europee (Banking Union, Single Supervisory Mechanism, Single Resolution Fund) per prevenire ulteriori crisi o per difenderci in modo ordinato nel caso, in future, si verifichino altre crisi bancarie.

Il 25 marzo scorso, il presidente della BCE ha tenuto una lezione a Parigi a Sciences Po dal titolo "A consistent strategy for a sustained recovery". E' una relazione di una pregnanza assoluta. La lettura integrale è consigliata.

Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un passaggio in particolare: "The crisis is not over. To be successful, the recovery strategy is being, and must continue to be executed with commitment and perseverance".

Che bella parola è perseveranza! Ne parla con contezza, lucidità e passione il filosofo Salvatore Natoli nel suo recente Perseveranza (il Mulino, 2014): "Per far sì che la speranza da generico sentimento si trasformi in effettiva possibilità bisogna coltivarla nel presente, farla germogliare nel qui e ora, in mezzo ai disagi e alle difficoltà. Essere perseveranti significa proprio questo: se, infatti, sperare è un sentire, perseverare è un agire e come tale è una virtù".

Mentre nel mondo anglosassone il termine consistent ha valenza positiva, in Italia si sente dire che "errare è umano, perseverare è diabolico". Invece il perseverare, se non si viene presi dal delirio della presunzione, esige l'essere forte ma nel senso di mantenersi saldo, di durare nel tempo, superando gli ostacoli esterni ma soprattutto i limiti interiori. La perseveranza è dunque un agire faticoso e quotidiano dentro e contro le difficoltà.

Gli impedimenti interiori spesso sono superiori a quelli esteriori. Natoli osserva: "La perseveranza deve fare i conti con l'ogni giorno e soprattutto con e contro se stessi, contro la propria propensione all'indolenza", che si batte se il valore cognitivo ed etico delle idee/ideali in gioco è forte.
Inoltre bisogna sconfiggere l'assuefazione che è inerziale e passiva. Di qui la necessità di tenacia per mantenere la rotta e non perdersi d'animo davanti alle difficoltà che ognuno di noi deve affrontare.

Più avanti nel suo intervento, Draghi torna sull'importanza della continuità e della consistenza: "We need to be consistent across pace, and we need to be consistent across time. There are indeed two inescapable lessons from the account of events that I have presented to you today". Non bisogna mollare. Gli sforzi riformatori devono avere continuità, altrimenti l'effort è vano.

Draghi conclude richiamando l'importanza del fattore temporale: "Winston Churchill said that "to achieve great things, two things are needed: a plan, and not quite enough time".
Draghi ribadisce con ottimismo: "I hope that I have made clear today that we do have a plan. And since we certainly have no time to spare, I trust that, if we remain resolute, great things for the euro area and its citizens can become possible".

Non c'è tempo da perdere, bisogna agire. La parola passa ai politici (statisti non se ne vedono). E qui viene il bello (o il brutto).

P.S.: il Wall Street Journal ha raccontato una recente performance di Draghi che si è cimentato in una barzelletta divertente.
"Un uomo ha bisogno di un trapianto di cuore. Dice il dottore: "Posso darti il cuore di un bambino di cinque anni". "Troppo giovane". "Che ne dici di quello di un banchiere d’affari quarantenne?" "Non hanno cuore". "E un banchiere centrale settantenne?". "Lo prenderò". "Ma perché?". "Non è mai stato usato!".

1 commento:

  1. Ieri sul piu' interessante quotidiano domestico (Rep :-)) si parla di ansia positiva e citano Pietro Trabucchi e il suo volume '"Resisto dunque sono".
    www.pietrotrabucchi.it

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