lunedì 8 ottobre 2012

Il mio ricordo di Steve Jobs, a un anno dalla morte

Il 5 ottobre dell'anno scorso moriva Steve Jobs, il fondatore di Apple. Ricordiamolo insieme.

Jay Elliott, per sette anni vicepresidente della Apple, venerdì scorso - alla domanda sull'eredità lasciata da Jobs - ha risposto: "Un'azienda, per avere successo e ancora di più per mantenerlo, non deve mai perdere la mentalità della start-up, delle imprese nate in garage per passione, con l'unico obiettivo di inseguire una idea meravigliosa e fare il prodotto più bello di tutti. La Apple di Jobs non ha mai smesso di essere una start up, ovvero un posto dove entri a mezzogiorno ma poi lavori fino a mezzanotte, dove il capo ti tira giù dal letto alle tre del mattino se ha avuto una idea nuova, dove anche l'ultimo impiegato gode del successo grazie al fatto che ha delle azioni e dove, se il tuo capo sta presentando al mondo un telefonino fantastico, e tu hai contribuito a farlo, beh, ti senti una persona felice".

Sul tema delle azioni e del valore di Apple, è opportuno dire che alla chiusura di venerdì scorso, la capitalizzazione di borsa di Apple (ticker AAPL, quotata sul Nasdaq) è di 611,7 miliardi di dollari. Ben più della capitalizzazione di tutte le società quotate sulla Borsa italiana.

L'economista Alessandro Penati, il 26 marzo 2012 ha scritto: "Il declino della nostra Borsa rispecchia quello del nostro sistema economico, ne evidenzia le debolezze, e spiega l'incapacità di crescere, creare occupazione, e aumentare il reddito degli italiani....La Borsa serve a far crescere le aziende perchè le azioni quotate sono la miglior moneta per pagare le acquisizioni, e la migliore garanzia per l'accesso al credito. Ma la maggioranza delle imprese italiane non se ne è servita: meglio restare sottodimensionati, per non pregiudicare il controllo familiare, o non pagare i costi di trasparenza impliciti nelle quotazioni. Imponendo così un costo per tutti: nanismo e controllo familiare pregiudicano la crescita di una classe manageriale e la domanda di importanti figure professionali; le dimensioni contenute limitano l'attività di ricerca e sviluppo, che ha elevati costi fissi e forti economie di scala. E senza un efficiente mercato dei capitali, l'apporto di private equity e venture capital allo sviluppo delle aziende diventa risibile".

Voglio ricordare Steve Jobs - imprenditore formidabile - con le sue parole agli studenti di Stanford: "Stay hungry, stay foolish", che si può tradurre con "Non accontentatevi mai e pensate fuori dal coro, in modo non omologato".

When I was 17, I read a quote that went something like: "If you live each day as if it was your last, someday you'll most certainly be right." It made an impression on me, and since then, for the past 33 years, I have looked in the mirror every morning and asked myself: "If today were the last day of my life, would I want to do what I am about to do today?" And whenever the answer has been "No" for too many days in a row, I know I need to change something.

Remembering that I'll be dead soon is the most important tool I've ever encountered to help me make the big choices in life. Because almost everything — all external expectations, all pride, all fear of embarrassment or failure - these things just fall away in the face of death, leaving only what is truly important. Remembering that you are going to die is the best way I know to avoid the trap of thinking you have something to lose. You are already naked. There is no reason not to follow your heart".

Death is very likely the single best invention of Life. It is Life's change agent. It clears out the old to make way for the new. Right now the new is you, but someday not too long from now, you will gradually become the old and be cleared away. Sorry to be so dramatic, but it is quite true.

Your time is limited, so don't waste it living someone else's life. Don't be trapped by dogma — which is living with the results of other people's thinking. Don't let the noise of others' opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary".

Io lo dico sempre ai miei studenti: "Cercate di pensare con la vostra testa. Evitate di fare i pecoroni, di essere soggetti all’herd effect, ”effetto gregge”. Liberate le energie potenziali che sono in voi. Seguite le vostre passioni".
La crisi che stiamo vivendo ha tra le sue radici l'omologazione del pensiero, una gran brutta bestia.

Riflettiamo prima di agire. Non dobbiamo aver paura della nostra libertà di pensiero.

Caro Steve Jobs, ti sia lieve la terra.

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