lunedì 3 giugno 2013

L'Università deve avere un approccio didattico innovativo. Vi racconto la mia esperienza alla Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza

Il Governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco nelle sue Considerazioni Finali ha scritto che "non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi venticinque anni". Anche l'università italiana è rimasta all'età della pietra con logiche autoreferenziali, poco merito e metodi didattici d'antan. Se Visco auspica che l'università italiana garantisca "un'istruzione adeguata per qualità e quantità", spesso siamo ben lontani. Ma ci sono realtà interessanti da segnalare.

Dopo aver tenuto in qualità di docente il corso di Sistema Finanziario presso l'Università Carlo Cattaneo LIUC di Castellanza, voglio condividere con voi alcuni riflessioni.

La LIUC è stata fondata nel 1991 per iniziativa di 300 imprenditori della Provincia di Varese e dell’Alto Milanese che desideravano una università in grado di coniugare le esigenze del mondo del lavoro con la cultura e il sapere accademico.

Da docente effettivamente ho riscontrato il desiderio di abbinare al sapere racchiuso nei libri e nelle lezioni la trasmissione di conoscenza empirica.

Il rettore della LIUC spinge giustamente affinchè la formazione universitaria sia il più possibile ancorata alla realtà e legata al mondo delle imprese.

Se posso portare un esempio concreto, al termine del corso tenuto insieme al prof. Antonio Caggia, è previsto, per chi ha superato l'esame, un laboratorio esperienziale che ha riscosso notevole successo ed entusiasmo da parte degli studenti. Il laboratorio esperienziale caratterizza positivamente anche altre materie. E in LIUC, non è un’eccezione ma sta diventando la regola ed è un importante valore aggiunto offerto agli allievi.

Di cosa si tratta? Nel corso delle lezioni "ordinarie" abbiamo affrontato lo scibile della finanza, dalle autorità di vigilanza agli strumenti creditizi, dalle Sim alle SGR, dall'assegno bancario allo scoperto di conto corrente, dal leasing al factoring, dal mutuo agli investimenti.
Il laboratorio esperienziale ha l'obiettivo di sviluppare le capacità di dare seguito alle conoscenze acquisite durante le lezioni applicandole correttamente ai diversi casi che si possono presentare durante le varie fasi della vita personale e/o aziendale.
Abbiamo, quindi, invitato gli studenti ad affrontare questioni reali, mettendo a confronto le offerte di mutuo presenti sul mercato. Per cui i ragazzi, riuniti in gruppi - uno dei quali con mia piacevole sorpresa ha deciso di chiamarsi Gruppo Baffi, in onore del Governatore Paolo Baffi, a cui ho dedicato studi matti e disperatissimi - sono stati indotti ad applicare le loro conoscenze su casi concreti.

Sono state messe in concorrenza le diverse banche, le offerte a tasso fisso e variabile (e misto), sono stati creati file excel con i piani di ammortamento per tutta la durata del mutuo. E tutte le operazioni sono state inserite nel conto corrente, di modo da rendicontare la chiusura d'anno, staffa compresa.

Si sono simulati investimenti mettendo in comparazione i fondi e le sicav presenti sul mercato italiano. E si sono ipotizzate conferimenti a cadenza annuale nei fondi pensioni aperti disponibili sul mercato.

Ogni gruppo di studenti ha lavorato su uno scenario di eventi in continua evoluzione e ha gestito un "bilancio" familiare/aziendale in modo da massimizzare il valore finale di ricchezza creata. Alla fine del laboratorio, ogni gruppo ha discusso e illustrato le proprie scelte alla platea generale del corso, motivandole e difendendole dalle possibili critiche - decision challenging.

Insomma, si è passati da una conoscenza teorica ad una conoscenza vera, che siamo convinti non si dimenticherà tanto facilmente. I ragazzi hanno lavorato sodo, ma alla fine erano soddisfatti.
La combinazione dei saperi ha creato valore ed elasticità mentale.

Carlo Cattaneo
Stimolato dai continui riferimenti a Carlo Cattaneo- anche sulle pareti del bar della LIUC ci sono sue citazioni - ho colto l'occasione per approfondire la conoscenza di questo formidabile pensatore italiano dell'Ottocento. Sono andato in biblioteca a nutrirmi intellettualmente con Franco della Peruta, uno dei maggiori storici del Risorgimento italiano (Carlo Cattaneo politico, Franco Angeli, 2001).

Vi lascio quindi con una massima di Cattaneo che trovo fantastica: "Non v'è lavoro, non v'è capitale che non cominci con un atto di intelligenza; chiuso il circolo delle idee, resta chiuso il circolo delle ricchezze".

Non è necessario lavorare tanto. Ma è imprescindibile lavorare con intelligenza.

1 commento:

  1. Le racconto un po' la mia esperienza alla Liuc. Dopo anni di studi di filosofia, latino e matematica al liceo scientifico, pensai che per comprendere appieno le dinamiche del mondo odierno fosse necessario un cambiamento nella mia carriera studentesca. In tutto il periodo liceale non ho fatto altro che studiare grandi personaggi, ma quasi tutti vedevano la realtà un po' dal buco della serratura e qualche volta in maniera un po' troppo faziosa (gli antichi romani erano bravissimi in questo). Quello che mi è rimasto di tutto questo è lo spirito critico con cui è necessario approcciarsi a qualsiasi argomento ed è proprio in base a questo principio che ho cominciato a cercare l'università adatta o addirittura ideale. Quando visitai la Liuc per la prima volta incontrai il prof. Helg, il quale mi fece notare come l'università fosse una cosa seria, non una perdita di tempo o un'alternativa all'ozio, e come la Liuc si fondasse sulla meritocrazia, sullo stretto legame con il territorio, sul dialogo incessante con il mondo imprenditoriale e su un forte desiderio di miglioramento continuo (derivante da uno spirito critico). Dopo 2 anni di vita universitaria posso solo affermare che tutto ciò che mi era stato detto a parole, l'ho potuto vedere con i miei occhi. La Liuc è oggi una delle poche università italiane che prepara gli studenti a essere competitivi nel contesto internazionale (siamo la prima università in Italia per numero di studenti che studiano all'estero), a saper approfittare dei cambiamenti che accadono e accadranno, a essere sempre desiderosi di apprendere da persone che hanno avuto successo grazie alle loro idee innovative. Questa università oggi sembra essere in contraddizione aperta con il Paese in cui risiede, ma sono sicuro che presto diverrà un esempio positivo e apprezzato da tutti. Dopo tutto questo è solo l'inizio di un cambiamento di grande portata.
    M.F.

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