giovedì 4 luglio 2013

La forza di Israele sta nella Silicon Wadi e nel venture capital: il caso Waze

Nel lontano marzo del 2000, in pieno boom della New Economy, col Nasdaq sui massimi storici, lavoravo come equity sales per Lehman Brothers. Col mercato impazzito alla ricerca di nuove società high tech dove investire, organizzammo un viaggio in Israele con alcuni dei gestori italiani a capo dei fondi azionari azionari europei.
Milano-Tel Aviv volo diretto con Alitalia. Disbrigo complesso delle pratiche doganali - dove veniamo invitati dai funzionari israeliani a documentarci meticolosamente per ragioni di sicurezza in occasione del viaggio di ritorno, dove saremo interrogati per ore.

Il giorno dopo siamo partiti subito di buona lena verso la Silicon Wadi - la Silicon Valley israeliana - per visitare le maggiori società israeliane quotate sui mercati europei o americani.
La forza di Israele sta nella combinazione tra clima favorevole all'impresa, centri di ricerca universitari di livello eccelso e presenza forte dei capitalisti di ventura, alias venture capital. 

L'Economist ha riassunto così: "When it comes to entrepreneurial infrastructure, the similarities between the Valley and the Wadi are certainly striking. In both places corporate hierarchies are despised, risk-taking is rewarded and failure tolerated. Israel also boasts several elite universities, such as Technion in Haifa, and research centres run by big technology firms such as Cisco and Intel. Entrepreneurs have their pick of providers if they need legal or other services. And, as in California, there are plenty of well-funded venture-capital (VC) firms providing cash".

Ogni giorno nascono nuove start-up ch ein poco tempo vengono quotate sul Nasdaq e diventano colossi mondiali. Qualche esempio? Checkpoint Software, colosso della sicurezza dei software; Broadcom, leader nel settore dei semiconduttori; Teva Pharmaceutical, leader mondiale dei farmaci generici.


Pochi giorni fa mi ha colpito la notizia dell'acquisizione da parte di Google di una start-up israeliana, Waze, per un miliardo di dollari. Waze è nata nel 2008, 5 anni fa, e vale 1 miliardo $! Waze ha sviluppato una app che ti dice in tempo reale lo stato del traffico sule strade grazie alle segnalazioni inviate con il telefoninodagli utenti.

Appena si entra sul sito web di Waze, si legge: "Waze è l'applicazione gps per evitare il traffico, basata sulla community più diffusa e in veloce crescita nel mondo! Presto, unisciti agli altri guidatori nel tuo territorio, per condividere in tempo reale informazioni sul traffico e aiutare tutti a risparmiare tempo e benzina, durante la guida di tutti i giorni".

Non per caso Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del MIt di Boston, uno dei più grandi esperti di smart cities, ha detto: "Ogni volta che mi chiamano per un progetto vedo che sono tutti lì che aspettano un finanziamento di Roma o di Bruxelles per cambiare le cose e invece la storia di Waze dimostra che per migliorare la vita nelle città non bisogna aspettare niente e nessuno. La vera innovazione parte dal basso e non ha bisogno di grandi investimenti, anzi, è un generatore di ricchezza che va attivato nei momenti di crisi come questo". La cultura dell'aiuto pubblico distoglie le energie dal prodotto, dall'innovazione, dal focus sul cliente. Molto meglio il venture capital e l'innovazione dal basso. Il successo dell'economia israeliana parte da qui.

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